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L’Ambulanza a dimensione bambino: cos’è, come verrà utilizzata.

Quanti sono i bambini trasportati in ambulanza rispetto al totale degli interventi di emergenza
urgenza?
Il trasporto sanitario in ambulanza dei bambini rappresenta circa l’1% del totale dei servizi di ambulanza; sono
intervento non frequenti dal punto di vista numerico ma estremamente complessi sia a livello tecnico sia a livello di
dinamiche relazionali.

Cosa si intende per criticità di tipo relazionale?

Uno dei principali timori dei soccorritori è quello di non sapersi relazionare con il paziente pediatrico e con i suoi
accompagnatori. L’ambulanza a dimensione bambino è stata studiata per offrire al personale alcuni spunti per
iniziare una relazione con il bambino “rompendo” così quei “silenzi imbarazzati” che molto spesso caratterizzano
l’approccio del soccorritore verso i più piccoli.
Le ambulanze in servizio in Italia sono già dotate di qualche tipo di attrezzatura pediatrica?
La stragrande maggioranza delle ambulanze in Italia non è dotata di attrezzature adatte al trasporto in sicurezza (e
secondo le norme) dei bambini Il video “bambino sicuro in ambulanza” pubblicato sul sito www.118bimbi.it
dimostra gli effetti di una brusca frenata a 40 km orari su un bambino assicurato alla barella dell’ambulanza con le
normali cinture di sicurezza e su un neonato tenuto in braccio dalla madrea sua volta assicurata alla barella.
L’ambulanza a dimensione bambino è una novità nel nostro Paese?
Ultimamente si è assistito a un proliferare di ambulanze denominate “pediatriche”; si tratta, per lo più, di comuni
ambulanze con gli interni decorati con qualche adesivo raffigurante personaggi dei cartoni animati o di fantasia e
con l’aggiunta di qualche presidio pediatrico, oppure, al contrario, di veri e propri “supermezzi“per trasferimenti
pediatrico-neonatali dotati di attrezzature sofisticatissime e di accessori tipo monitor e play station che, però,
vengono usati pochissimo e che pertanto non risultano “cost-effective”.

L’ambulanza progettata dal 118bimbi è, invece, un’ambulanza standard (e quindi alla portata di tutti gli enti ed associazioni) che è stata progettata per accogliere il bambino in un ambiente specificatamente studiato per diminuire l’impatto psicologico del trasporto e per essere attrezzata con tutti i presidi ad oggi disponibili per consentire un trasporto sicuro ed a norma senza però perdere la sua vocazione principale che è quella di operate normalmente nel servizio quotidiano a favore di tutti, indipendentemente dall’età.

Chi per primo ha avuto l’idea dell’ambulanza a dimensione bambino?

L’idea è del fondatore del “118bimbi”, Giorgio Patrizio Nannini tragicamente scomparso il 10 Gennaio del 2004 in un incidente aereo, una persona che è stata il precursore di quello che oggi chiamiamo Sistema di Emergenza 118, colui che oltre 20 anni or sono parlava di Elisoccorso, numero unico delle emergenze, defibrillazione precoce, etc. venendo spesso additato come utopista o visionario ma che ha poi visto realizzarsi tutto quanto aveva proposto come precursore di concetti che hanno portato il sistema ai livelli che oggi diamo per scontati. Anche l’idea di un approccio mirato al bambino in emergenza è stata una sua idea e, finalmente, sta arrivando anch’essa ad una prima realizzazione.

Ma quest’ambulanza funziona?

Abbiamo avuto la conferma dell’efficienza e della bontà del nostro progetto dal 7 all’8 Settembre scorsi al termine del Medical Emergency Camp di Imperia quando un team composto da soccorritori provenienti da tre diversi movimenti (CRI, ANPAS e Misericordie), tre diverse regioni, tre diverse associazioni, abituati a tre diversi protocolli di intervento, senza conoscersi tra loro ed avendo visto l’ambulanza per la prima volta solo la sera precedente all’inizio della manifestazione, ha superato brillantemente tutte le prove simulate arrivando addirittura a sfiorare ilpodio (4° posto assoluto !!!).

Un risultato del genere nelle condizioni sopra descritte non sarebbe sicuramente stato possibile se il mezzo non fosse stato allestito con completezza di dotazioni e con una estrema razionalità tale da consentire all’equipaggio una facile memorizzazione della disposizione delle attrezzature e dei materiali.

Chi sono i partners dell’iniziativa?

L’iniziativa è stata possibile grazie all’apporto di tutti i componenti lo staff operativo del 118bimbi (medici, infermieri e volontari) che hanno curato la progettazione, della società ALEA Italia che ha messo a disposizione il veicolo e ne ha curato l’allestimento, delle Aziende FERNO Italia e BOSCAROL che hanno fornito il materiale per allestire il mezzo, della ditta Nobili Pubblicità di Livorno che ha realizzato le grafiche interne, della ditta REVERSE che ha fornito l’abbigliamento tecnico per i volontari che hanno effettuato i collaudi operativi e cureranno la presentazione del mezzo e dell’artista livornese Fabio Leonardi che ha realizzato il personaggio SoccOrso che caratterizza l’allestimento grafico del vano sanitario. E’ importante sottolineare che tutte queste aziende ed i professionisti (Leaders nei rispettivi ambiti di competenza) hanno messo a disposizione quanto descritto a titolo gratuito.