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La realizzazione di questo veicolo di soccorso innovativo, che incarna appieno l’idea di Giorgio Patrizio Nannini (fondatore del 118bimbi), ha permesso di definire un nuovo standard di progettazione per ambulanze che tiene conto dell’impatto psicologico che un mezzo di soccorso può avere per un bambino trasportato ma anche per i suoi familiari e accompagnatori: un nuovo modo di intendere il soccorso dei pazienti più piccoli oltre a consentire, comunque, il normale soccorso per gli adulti… un’ambulanza, quindi, da 0 a 100 (e oltre) anni.

Per il particolare valore sociale dell’iniziativa il progetto è stato insignito in data 27/09/2013 della Medaglia del Presidente della Repubblica. medaglia-ambulanza-pediatrica-2013
L’idea è del fondatore del “118bimbi”, Giorgio Patrizio Nannini tragicamente scomparso il 10 Gennaio del 2004 in un incidente aereo, una persona che è stata il precursore di quello che oggi chiamiamo Sistema di Emergenza 118, colui che oltre 20 anni or sono parlava di Elisoccorso, numero unico delle emergenze, defibrillazione precoce, etc. venendo spesso additato come utopista o visionario ma che ha poi visto realizzarsi tutto quanto aveva proposto come precursore di concetti che hanno portato il sistema ai livelli che oggi diamo per scontati. Anche l’idea di un approccio mirato al bambino in emergenza è stata una sua idea e, finalmente, sta arrivando anch’essa ad una prima realizzazione. L’associazione 118bimbi Giorgio Patrizio Nannini, nata proprio con la finalità di proseguire quanto Giorgio aveva iniziato, ha voluto fortemente raggiungere questo risultato ed ha messo in campo tutte le professionalità che ne fanno parte, dai soccorritori volontari di varie associazioni ai medici specialisti in emergenza urgenza pediatrica, dalle psicologhe del Centro Ricerca e Studi in Psicotraumatologia alle mamme ed ai bambini che hanno visto nascere e crescere il mezzo fornendo, anch’essi, il loro contributo.

 

Chi sono i partners dell’iniziativa?

ambulanza-pediatrica-allestimentiL’iniziativa è stata possibile grazie all’apporto di tutti i componenti lo staff operativo del 118bimbi (medici, infermieri e volontari) che hanno curato la progettazione, della società ALEA Italia che ha messo a disposizione il veicolo e ne ha curato l’allestimento, delle Aziende FERNO Italia e BOSCAROL che hanno fornito il materiale per allestire il mezzo, della ditta Nobili Pubblicità di Livorno che ha realizzato le grafiche interne, della ditta REVERSE che ha fornito l’abbigliamento tecnico per i volontari che hanno effettuato i collaudi operativi e cureranno la presentazione del mezzo e dell’artista livornese Fabio Leonardi che ha realizzato il personaggio SoccOrso che caratterizza l’allestimento grafico del vano sanitario. E’ importante sottolineare che tutte queste aziende ed i professionisti (Leader nei rispettivi ambiti di competenza) hanno messo a disposizione quanto descritto a titolo gratuito.

Ma quest’ambulanza funziona?

Abbiamo avuto la conferma dell’efficienza e della bontà del nostro progetto dal 7 all’8 Settembre scorsi al termine del Medical Emergency Camp di Imperia quando un team composto da soccorritori provenienti da tre diversi movimenti (CRI, ANPAS e Misericordie), tre diverse regioni, tre diverse associazioni, abituati a tre diversi protocolli di intervento,
senza conoscersi tra loro ed avendo visto l’ambulanza per la prima volta solo la sera precedente all’inizio della manifestazione, ha superato brillantemente tutte le prove simulate arrivando addirittura a sfiorare il podio (4° posto assoluto !!!).
Un risultato del genere nelle condizioni sopra descritte non sarebbe sicuramente stato possibile se il mezzo non fosse stato allestito con completezza di dotazioni e con una estrema razionalità tale da consentire all’equipaggio una facile memorizzazione della disposizione delle attrezzature e dei materiali.

Ma l’ambulanza si può realizzare solo con questo allestimento?

Il prototipo è stato realizzato prevedendo lo sviluppo di un mezzo di soccorso base (BLS-D) che è il tipo di ambulanza più comune in Italia, ma può essere realizzato su qualsiasi tipo di ambulanza-pediatrica-allestimenti4 SAM_1116 SAM_1125chassis, dai più piccoli modelli da trasporto (tipo Renault Trafic e simili) fino ai grandi centri mobili di rianimazione su veicoli a passo lungo (tipo Mercedes Sprinter e simili). Il 118bimbi ha già pronti i progetti per ciascun tipo di modello grazie anche al supporto dell’allestitore che, grazie alla funzione modulare dei propri allestimenti, garantisce la possibilità di poter personalizzare il mezzo secondo ogni esigenza.
La certificazione
Al fine di evitare il discostarsi dalle linee guida previste dal progetto e/o la nascita di “cloni” del mezzo costruiti, però, senza tener conto di tutte le peculiarità fin qui esposte, tutti i mezzi che vorranno essere definiti “a dimensione bambino” dovranno ricevere una particolare certificazione rilasciata dalla nostra Associazione quale garanzia della piena rispondenza ai criteri progettuali. Il rilascio della certificazione comporta anche una formazione specifica alla gestione del bambino (e delle sue figure di riferimento) durante il trasporto in ambulanza per il personale dell’ente/associazione che acquisterà il veicolo.

Quanti sono i bambini trasportati in ambulanza rispetto al totale degli interventi di emergenza
urgenza?

Il trasporto sanitario in ambulanza dei bambini rappresenta circa l’1% del totale dei servizi di ambulanza; sono intervento non frequenti dal punto di vista numerico ma estremamente complessi sia a livello tecnico sia a livello di dinamiche relazionali.

Cosa si intende per criticità di tipo relazionale?

Uno dei principali timori dei soccorritori è quello di non sapersi relazionare con il paziente pediatrico e con i suoi accompagnatori. L’ambulanza a dimensione bambino è stata studiata per offrire al personale alcuni spunti per iniziare una relazione con il bambino “rompendo” così quei “silenzi imbarazzati” che molto spesso caratterizzano l’approccio del soccorritore verso i più piccoli.
Le ambulanze in servizio in Italia sono già dotate di qualche tipo di attrezzatura pediatrica? 

La stragrande maggioranza delle ambulanze in Italia non è dotata di attrezzature adatte al trasporto in sicurezza (e secondo le norme) dei bambini Il video “bambino sicuro in ambulanza” pubblicato nell’area “media” del sito www.118bimbi.it dimostra gli effetti di una brusca frenata a 40 km orari su un bambino assicurato alla barella dell’ambulanza con le normali cinture di sicurezza e su un neonato tenuto in braccio dalla madre a sua volta assicurata alla barella.

L’ambulanza a dimensione bambino è una novità nel nostro Paese?

Ultimamente si è assistito a un proliferare di ambulanze denominate “pediatriche”; si tratta, per lo più, di comuni ambulanze con gli interni decorati con qualche adesivo raffigurante personaggi dei cartoni animati o di fantasia e con l’aggiunta di qualche presidio pediatrico, oppure, al contrario, di veri e propri “supermezzi” per trasferimenti pediatrico-neonatali dotati di attrezzature sofisticatissime e di accessori tipo monitor e play station che, però, vengono usati pochissimo e che pertanto non risultano “cost-effective”. L’ambulanza progettata dal 118bimbi è, invece, un’ambulanza standard (e quindi alla portata di tutti gli enti ed associazioni) che è stata progettata per accogliere il bambino in un ambiente specificatamente studiato per diminuire l’impatto psicologico del trasporto e per essere attrezzata con tutti i presidi ad oggi disponibili per consentire un trasporto sicuro ed a norma senza però perdere la sua vocazione principale che è quella di operate normalmente nel servizio quotidiano a favore di tutti, indipendentemente dall’età.
L’ambulanza a dimensione bambino (E PER FAVORE NON CHIAMATELA “PEDIATRICA”) inizierà ora un tour dimostrativo per l’Italia al fine di far comprendere “toccando con mano” che il concetto funziona e che un soccorso “a misura di bambino” è possibile senza stravolgere la normale operatività.